Toscana da bere, da mangiare e da....

 
 

 

Ma insomma, com'è Livorno? Io ci ho vissuto tre mesi, ma segregato in Accademia Navale. Trovandomi a dover passare di lì non potevo che chiedere all'unico vero esperto, colui che ha lasciato tanta delizia per avvicinarsi alla capitale, e andare infine a sbattere su un albero di Anzio. Sulla sua tomba gli amici scrivano: "Stavo bene, per stare meglio qui giaccio". Corna facendo....

Al nostro superesperto ho chiesto di indicarmi:

  1. la più bella spiaggia dove andare,

  2. i migliori ristoranti

  3. eventualmente un posto carino e romantico dove andare a dormire

  4. eventuali e varie

La risposta:


1. Qualunque cosa a LI. Parti dai Bagni Roma ad Antignano e tira dritto su su per il Romito, Cala Furia, Quercianella fino a Castiglioncello. Ovunque tu metta culo, sarà comunque un posto stupendo! Bagni Roma in città per la comodità, così come qualcosa a Castiglioncello o al porticciolo di Quercianella, che ha il vantaggio di un po' di spiaggia. Il resto è tutto scogliera. Fantastico!

 

2. Dicono Ciglieri a Antignano. Ma costa un papato di quattrini e non mi pare il caso. Per ambientazione (sei seduto a 2,6mt dal mare, con lo sciabordio delle onde in sottofondo), prezzi sostenibili, giovialità e qualità mangereccia complessiva, consiglio il mio pallino personale: ***, al porto di **** (tel. *******). Soltanto a pranzo, oppure per l'aperitivo fino alle 20:30 circa, assolutamente imperdibile la Cantina Nardi (via Cambini, in pieno centro). Si mangia benissimo e si paga degnamente. Se vedi Massimo, un cristone grosso alto 1,90mt e simpatico, digli che lo saluta Nando, quello che stava in Procura e mò è andato a Velletri.

 

3. Posto per dormire: è il mio pallino, ma ribadisco il *******. Le stanze fanno caà, è un albergo a una stella, ma stai a dormire sopra il ristorante, con una terrazza FAVOLOSA direttamente sul mare alla quale accedi dalla finestra della tua camera. Buon albergo non costosissimo, invece, l'Hotel Atleti (via dei Pensieri 50, 200 mt dopo lo Stadio dell'Ardenza, tel. 502409). Comunque, hai il campo dell'ippodrono Federico Caprilli sotto le finestre.

 

4. Per aperitivo-buffet, da quando non c'è più Stefano ma solo Andrea il Rasta, nel mio cuore è abbastanza crollato. Ma "Vizi e Virtù" a San Jacopo in Acquaviva (la traversa giusto di fronte la Baracchina Bianca, e dunque l'uscita dell'Accademia), che trovi anche al sito http://www.vizievirtu.livorno.it/ rimane sempre un posto decisamente acconcio per portarvi una dama. Tra le varie ed eventuali - ma credo ti limiterai a trombare - si veda anche la fondamentale Libreria Belforte in via Grande, dove passi il tempo leggendo libri ed in sottofondo sempre splendida musica jazz o blues o gruppi alternativi ma discreti. Utile, comunque, una passeggiata per via Ricasoli-Piazza Cavour (coi fossi accanto a te)-via Marradi. Da evitare la Baracchina Rossa: ridicolmente trendy, ma utile per vedere l'idealtipo antropologico livornese, soprattutto se 55enne tirato in mero stile Califfo.

e se qualcuno volesse andare in giro, per esempio a...

 LUCCA ?

 

Quanto a Lucca, è città esteticamente meravigliosa (gran figaio, oltretutto, mi si consenta...), ma ricca di gente idiota e attaccata ai vaini con tenacia pari alla carta moschicida (Guido Piovene, nel suo "Viaggio in Italia", usava un detto - a proposito della città che ha dato i natali a Mario Cipollini e Marcello Pera, non sapendo oggettivamente chi sia il più intelligente dei due - per stigmatizzare l'attaccamento al denaro di quella operosa collettività, che più o meno faceva "ci vogliono 12 genovesi per fare un biellese e 12 biellesi per fare un lucchese" ), cosa che me la rendeva discretamente antipatica.
Attenzione quindi ad andare a cena, perchè quei deficienti alle 21:18, 21:35 quando proprio tirano tardi, chiudono le cucine dei ristoranti, manco foste a Usmate o Velate...Una sera, mi persi tra le campagne cercando un postarello dove mi portava il mio padrone di casa labronico e dove si mangiava un'eccellente zuppa di funghi, che credo si chiamasse "Il milanese" ma di cui ho perso il biglietto, ma fu l'unica volta che si potè iniziare a mangiare alle 22  senza timore di non poter proprio entrare o addirittura di vedere sedie rovesciate sui tavoli dai camerieri mentre eri ancora all'antipasto. Un'altra volta, si arrivò al già menzionato "Buatino" alle 22:01 esatte, e ci fu detto che avevano già chiuso la cucina. Un paio di incontri dopo, visto che era l'orario in cui di solito Rai 1 manda le previsioni del tempo prima del TG delle 20, riproposi il luogo. Antipasto, ma quasi quasi prendiamo un primo, chissà, tanto vino (e sì, la Chiari beve quanto un camionista polacco, ossia quasi quanto me ma con ben maggiore resistenza. Purchè sia solo vino rosso, altrimenti al secondo prosecco inizia a fare la vipera...) e ancor più chiacchiera. Ad un certo punto, vediamo un'ombra avvicinarsi verso di noi, che eravamo sul fondo della sala. Ci sorge l'immediato sospetto: "picciotti, sincronizziamo gli orologi". Erano le 21:23. La tipa arriva e, tutta timidina, fa: "ehm, dovete ordinare il secondo?". "Mah, veramente, qui ancora dobbiamo capire se ci va il primo". "Eh... beh, ecco, tra poco la cucina chiude". Mortacci de Pippo!

Questo è un motivo per cui non lo ho mai amati, insieme al fatto che la cucina lucchese è esclusivamente di terra (carne, funghi e salamelle, formaggi e minchiate varie, come se fossi ad Anagni, mentre a LI magnava questo e soprattutto pesce), il tutto senza contare che andare al ristorante con Addeo era impresa sgomentevole, in quanto, che tu fossi al self service aziendale, alla Taverna del Bagascione di Mare con pesca di crostacei direttamente dalla finestra, così come da Vissani o da Heinz Beck, il mio sodale nolano ordinava sempre e sistematicamente pasta col sugo e una fettina ai ferri...
Comunque, consiglio la "Buca di S.Antonio", a due passi da piazza Napoleone, ossia dal centro del centro di LU, oppure, fuori dalle mura, la Locanda "Il buatino". Sconsiglio vivissimamente i locali in prossimità del teatro. Mangiate di cacchio e vi spellano vivi quando arriva il conto. E poi sareste circondati di crucchi che magnano fegatini e finocchiona e concludono il pranzo col cappuccino...
Ah, il Montecarlo rosso, il loro vino Dop o quello che è, è francamente il più scarso di tutta la Toscana...
I bar fanno discretamente cagare, quindi ad aperitivi non c'è moltissimo da su
ggerire, almeno rispetto alla situazione 1/2003.
Dimenticavo, ma non a caso chè mai mi sarebbe scappata un'omissione del genere, "La corte dei vini", splendida enoteca a due passi da San Michele. Sì, per carità, splendido locale, cantina clamorosa ma, temo, dieci pagine di pezzo sul "Gambero Rosso" quest'inverno (marzo o aprile, me sa) gli avranno fatto ancora più male. Una volta ci ho messo piede, e mi hanno inculato un Chianti, e manco una riserva 1877 ma una etichetta abbastanza andante, a 6 euro a bicchiere. E che era, sangue di minorenne vergine di viale Buozzi!?
Buon divertimento, frocioni!

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23/11/2010

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