È destino di tutti i Grandi non essere compresi, ma qui s’esagera! Ho assistito all’addolorata espressione del compagno Tardiola quando qualcuno gli ha chiesto sorpreso: “Ma non è possibile, l’autore della Posta del cuore sei TU?”. Ragazzi, Tardy è come noi, vive come noi, mangia come noi. Solo, non suda (e non proietta ombra nelle giornate di sole, l’avevate notato?).
Insomma, per chi
non l’avesse capito, per i colleghi in eterno ritardo sulla notizia (tipo
quelli che a Luglio ’99 mi venivano a dire “Lo sai? Mi sa che tra Marialaura
e Lucà c'è qualcosa!”):
Tardy È Tardiola.
(Scrivete a Tardy per i Vs. problemi di cuore)
Caro
Tardy,
ho
riaperto una pizzeria la taglio da due anni. Credevo di poter ricominciare a
vivere dopo alcuni insuccessi amorosi e fallimenti commerciali. Però le cose
sono andate malefico a due mesi fa, quando mia moglie ha deciso che io sono un
fallimento come uomo e se ne andata. Da quando è andata via però le cose vanno
a gonfie vele, la gente viene in pizzeria e si strafoga, la banca le ha concesso
un fido, ho vinto 50 milioni al Totocalcio, mia sorella ha trovato uno che se le
sposa, mia madre si è rimessa brillantemente da una crisi cardiaca progressiva,
e la mia psoriasi è solo un brutto ricordo. Ho ricominciato a giocare a Tetris
come facevo 10 anni fa, il cane la fa solo quando lo porto fuori … insomma va
tutto bene. Ora che succede? Mia
moglie si sente sola e vuole tornare a vivere con me. Premesso che io sono un
razionalista, mi chiedo forse se i miei fallimenti non si possano in qualche
modo collegare alla presenza della mia consorte. Io so che non è così, però
non so che cosa fare.
Vorrei che mi dessi qual che consiglio.
Venanzio D.
Caro
Venanzio, dai atto al tuo razionalismo e combatti una battaglia contro il
pregiudizio e la superstizione. Accogli tua moglie. Se poi dovesse succederti
qualcosa … denunciala.
Finalmente
una rubrica tutta per noi. Ho molte cosa da chiederti. Sono un lettore assiduo
di Gente-motori e non sono mai andato a Parigi, però so lavorare la
creta. Normalmente non sono in difficoltà quando parlo con un amico, però
ultimamente lui si è offeso perché la sorella del barista gli ha detto che io
non ho alcuna intenzione di adottare un cane – Dodi – che lui ha trovato in
una discarica. Insomma per farla breve, se mia zia crepa è fatta, a lei non
piace pensarlo ma ormai è cotta, l’oncologo le ha dato 30 giorni.
Ecco, poi ieri si è
guastato il videoregistratore mentre stavo svuotando gli armadi per fare il
cambio di stagione (Dio che fatica!). Mille cose, mille fatti diversi, ma la
vita, caro Tardy, è fatta così.
Ti
saluto chiedendoti: cosa posso regalare al portiere per il suo compleanno?
Duccio S.
Fatto
furbo Duccio, prendi il cane Dodi, che fai contento il tuo amico caro, e poi
regalalo a portiere.
Mia
madre mi assilla, pensa che il mio ragazzo non sia giusto per me, mi boicotta,
dice che sono una ragazzina viziata, che non posso andare in giro così, che lui
è uno scemo e tutte cose di questo tipo. Io però gli voglio molto bene, anche
se spesso mi fa arrabbiare, soprattutto quando si pulisce gli occhiali con la
lingua. Cosa posso fare?
Jessica XXX
Regalagli
le lenti a contatto
A Capodanno ho
conosciuto la donna della mia vita. Però non ne ricordo il nome, non so deva
abita e non ho il suo numero di telefono. Non conosco nessuno che la conosce e
non ho niente di suo. Che faccio?
Luigi
Sii
forte Luigi, dimenticala.
All’età
di 28 anni mi sono sposata con un uomo meraviglioso di 43; ora lui ne ha 55 ed
è molto cambiato. E’ pensionato, passa ore seduto in poltrona e guarda solo
televendite. Mi ha riempito la casa di pentole, colonnine di legno, set di
valigie per safari, cyclette ed altre cose simili. Ora non è per soldi, ma io
mi annoio parecchio. Così è successo che ho conosciuto un giovane contadino
che ha una fattoria biologica qui vicino. Mentre il mio Franco guarda le
televendite io, beh, vado dal contadino. Faccio male?
Gina M.
Credo
sinceramente che tu debba lasciare tuo marito, Gina. Ma stai molto attenta,
lasciagli pure le valigie, ma tieniti pure quelle deliziose colonnine di legno.
Sono così chic.
Caro
Tardy,
ho passato notti a
riflettere senza giungere ad alcuna soluzione. Ti espongo il mio grave problema.
Quando avevo 23 anni – dieci anni fa – decisi di trovare lavoro fuori
dall’Italia, andai in Bulgaria. Volevo costruire una agenzia di import export.
Un po’ la guerra in Jugoslavia, un po’ il fatto che il Bulgaria un litro di
extravergine costa come due stipendi, insomma la cosa è un po’ morta. Otto
anni fa, però, mentre sviluppavo la mia attività, ho conosciuta Ralesha, una
ragazza della mia età, vivace, affascinante, intelligente, colta. Ci siamo
sposati subito e abbiamo vissuto tre anni a Sofia, facendo tutti i lavori onesti
possibili. Però le cose si sono complicate, avevamo molti debiti. Così Ralesha
mi fece conoscere suo fratello Ezsterghom. Un vero bandito. Mi disse: “Tu fare
passare cocaina Italia, io dare te soldi che serve”. Io titubavo, Ralesha,
invece, stufa della povertà in cui navigavamo testardamente onesti, decise che
se non ce la facevo io l’avrebbe fatto lei. E così fu. La prima e la seconda
volta andò bene. La terza purtroppo no. Ralesha fu arrestata. Io non mi davo
pace. Il fratello di Ralesha mi dava la caccia e i creditori anche. Insomma
fuggii in Spagna (da dove ti scrivo). Qui due anni fa ho conosciuto Segunda, che
non sa nulla del mio burrascoso passato. Mi ama e io amo lei. Però il mio cuore
è in difficoltà. Ralescha è in carcere anche per colpa mia. Tutti i tramonti
che vedo, tutte le lune cui chiedo silenzioso consiglio mi dicono che sono un
codardo. Vorrei che Ralesha non mi trovasse più e mi ricordasse come ero prima
che la arrestassero.
G. Arpò
Caro
Tardy,
mi
chiamo Ralecha, sono bulgara e sono carcerata qui in Italia per traffico di
droga. Devo scontare altri tredici mesi, poi sarò libera. Sono qui in carcere
perché il mio ultimo uomo, un italiano emigrato in Bulgaria dieci anni fa, mi
ha costretto a portare droga dalla Bulgaria in Italia. Diceva che se non lo
facevo avrebbe ucciso tutta lamia famiglia e terrorizzava il mio fratellino. I
giudici non mi hanno creduto. Ma io esco tra tredici mesi e voglio
vendicarmi. Solo che non so dove trovare quel bastardo. Mi puoi aiutare in
qualche modo? Lui si chiama Giuseppe Arpò, se avessi sue notizie ti prego di
mandarmele.
Ralesha
Arpò Hadzhani
Ehm
…
Siete nel ControSito,
quintessenza e sublime espressione degli (ex) Allievi birbaccioni del
II Corso-Concorso di Formazione
Dirigenziale della
SSPA - Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione della
Presidenza del Consiglio dei Ministri,
la squola che tutto il mondo ci invidia
!!!
un laboratorio collettivo su idea, progetto e realizzazione di Dario Quintavalle
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