FAQs

FAQs

Pubblichiamo, qui di seguito le domande che lecitamente ci si può porre al primo contatto con la PA e le relative risposte.

Per Barbara Clears:

Cara Barbara,
vorrei saperne di più sul tuo stile gestionale.
Per esempio, trovandoti a una riunione tra colleghi, il 4 aprile, al Dipartimento Affari Regionali in mezzo a Marco Piredda e Dario Quintavalle che discutono animatamente su temi fondamentali come "Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?" o "è nato prima l'uovo o la gallina?" con grande spreco di parole e crescente tono di voce, come faresti per calmarli e ricondurli a un dibattito pacato, ragionevole e costruttivo?

Mia cara amica,
è molto semplice: per Piredda basta un ben assestato colpo di tacco sul metacarpo del piede (visto come l'ho rovinato l'ultima volta?).
Quanto a Dario, niente di più facile.
Volgi il tuo volto soave verso di lui, abbassa il mento, spalanca gli occhioni e sussurragli: "Tesoro...? Amore...?" Si squaglierà come un gelato in un forno a microonde.
Hai presente il termine "SOLLUCCHERO"?

Prova...
Barbara

Cioè...
Sono il mite Guardabino, e sono sorpreso. Direi stupefatto. Oggi arriva in ufficio il fax della Scuola, con il calendario degli incontri coi docenti. L'impiegata che lo riceve lo fotocopia per tutti, salvo l'ultima pagina... proprio quella con i nomi dei docenti, i giorni e gli orari di ricevimento! Cioè... proprio la pagina più importante. E quando le chiedo perché non l'ha fotocopiata sai che mi risponde? «Eh, ho visto una tabella, pensavo che non fosse importante». Cioè...
Cosa devo rispondere?
Cioè...

Caro Guardabino,
in casi come questi, il fatto di aver ricevuto un addestramento militare può rivelarsi utile.
Qualora il sottoposto abbia combinato una cappellata, e anziché riconoscerlo prontamente e responsabilmente si nasconda dietro un dito, giustificandosi con la ridicola motivazione «Ma io veramente pensavo che...», procedi come segue.
Inquadra lo sciagurato, guardalo dritto negli occhi e con trattenuto furore sibila: «LEI-NON-É-PAGATO-PER-PENSARE!»

Lo so, mal si concilia con i preziosi insegnamenti della Scuola. Non è lo stile partecipativo - democratico - amichevole che tutti noi auspichiamo.

Ma credimi, funziona...

Baci
Dario

> Domanda che mi è stata posta qui all'Agricoltura:
> Se un tizio arriva all'entrata del Ministero e, alla richiesta di un
> documento di identità per accedere al Ministero, dice che non è tenuto a
> fornirlo, perchè vuole autocertificare, che si fa?
> Se pò fà o no?
> Giuristi, muovetevi!
> Ciao
> Alfredo

Qui la (dis)Funzione Pubblica: se il caso che ti hanno posto è "di scuola"
rispondigli a brutto muso come il mio Ufficiale addestratore in Accademia:
"Niente pippe mentali e muovetevi".

Se il caso dovesse realmente presentarsi le soluzioni sono tre:

1) antiquato-legalistico: fare attendere il poveraccio all'entrata mentre si
chiedono ordini superiori. Se il tristanzuolo non si stanca di attendere tre
ore e protesta, fargli redigere un dettagliato ricorso amministrativo
gerarchico, e dirgli di ripassare tra dieci anni.

2) informale-gestionale: delega di funzioni e poteri al livello più basso
della catena gerarchica, fiduciando e responsabilizzando i subalterni
secondo criteri di valorizzazione delle professionalità minori, e uno stile
manageriale sciolto e moderno. Tradotto in italiano: c'è un portiere pagato
per questo, si arrangi, e poi se sbaglia - e fa entrare un agricoltore
inglese malato di afta che morde il Ministro - sono cazzi suoi.

3) spiccio-romanesco (realmente capitato 6 anni fa, corsa delle Idi di Marzo, quando con duecento hasher vestiti in toga e corone d'alloro e una troupe della CNN al seguito tentammo di entrare al Foro Romano):
Custode: "ahò, quà nun z'entra mascherati, questo è un luogo de curtura"
Giulio, hasher e giornalista della Rai: "ah sì? E dove sta scritto?"
"Sta scritto qqua, ner regolamento" (Indica vago)
"Mi faccia leggere"
"T'o ò dico io"
"E lei chi è?"
"Sò er custode"
"Ah sì? Mi faccia vedere un tesserino"
"Ma quale tesserino, a rompicojoni? Questo è 'n posto curturale, mica potete
fà 'r comodo vostro. Ma annate a scassà'r cazzo da quarc'artra parte, li
mortacci vostra"
---
Nel caso rivolgetevi all'URP. E se l'URP non sa a chi rivolgersi, c'è "l'URP
degli URP" a Palazzo Vidoni. E se l'URP degli URP non sa che fare, ditegli
di chiamare il dott. Dario Quintavalle, stanza 200, 4° piano che non ha un
ca**o di meglio da fare

Baci
Dario

Siete nel ControSito, quintessenza e sublime espressione degli (ex) Allievi birbaccioni del
II Corso-Concorso di Formazione Dirigenziale della
SSPA - Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
la squola che tutto il mondo ci invidia !!!

www.quintavalle.it/controsito

un laboratorio collettivo su idea, progetto e realizzazione di Dario Quintavalle

Questo sito è redatto secondo criteri di efficienza, efficacia e comicità...

L'indice del Controsito:

Intro > Assalto alla Dirigenza > Dilettanti allo sbadiglio > I 138 > Pronto! > Il Posto > Gianluca Colarusso > Addio...> 5 anni fa... > 7 anni fa

Home